Ponte sullo Stretto di Messina: il dibattito tra Matteo Salvini e l’onorevole Bonelli.
Durante l’ultimo question time alla Camera, il ministro Matteo Salvini ha affrontato le questioni sollevate dall’onorevole Angelo Bonelli riguardo al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Il dibattito tra Salvini a Bonelli
Come riportato da Fanpage.it, Bonelli ha messo in discussione le obbligazioni contrattuali e i potenziali rischi finanziari legati all’aumento dei costi e ai ritardi nell’esecuzione dell’opera.
“Lei ha riesumato per legge il progetto sul Ponte sullo Stretto, vecchio di oltre 10 anni, con il costo iniziale di 3,9 miliardi di euro, oggi arrivato a 13,5 miliardi di euro,” ha affermato Bonelli, sottolineando le dichiarazioni dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina, che ha evidenziato come lo Stato dovrà affrontare significative spese in caso di mancata realizzazione dell’opera.
La discussione si è accesa quando Bonelli ha criticato la gestione del progetto e la mancanza di trasparenza, facendo riferimento alla recente indagine aperta dalla Procura di Roma. Salvini ha risposto sottolineando gli sforzi compiuti per garantire la trasparenza, come la consegna della relazione di aggiornamento al progetto ai presidenti delle due Camere.
Polemiche e richieste di trasparenza
“Tutti i parlamentari potranno liberamente addentrarsi in questa documentazione, riga per riga, metro per metro,” ha dichiarato il vicepremier, insistendo sulla serietà e trasparenza del processo.
Nonostante le rassicurazioni di Salvini, la tensione è salita ulteriormente quando Bonelli ha sollevato preoccupazioni tecniche, come la mancanza di studi adeguati sull’impatto del vento e sulla zonizzazione microsismica, fondamentali per un’opera di tale importanza in una zona a rischio sismico. “Lei è spregiudicato signor ministro, deve fermarsi e ragionare,” ha esortato Bonelli, evidenziando i rischi di procedere con fretta in un progetto così cruciale e sensibile.
L’interazione tra Salvini e Bonelli ha portato a momenti di tensione in Aula, culminati in una bagarre quando il ministro ha tentato di replicare oltre il tempo a lui concesso, sfidando le regole parlamentari e suscitando le proteste dell’opposizione.